“L’algoritmo per le assegnazioni ha mostrato tutte le sue falle e il risultato è che oggi, alla vigilia del primo giorno di scuola, siamo ancora in una situazione di caos”. Non usa certamente mezzi termini Antonio Spaziano, segretario generale della Uil Scuola Marche, che evidenzia il malcontento diffuso dei docenti.
“L’Ufficio Scolastico di Pesaro – denuncia – poco dopo la pubblicazione ha annullato il decreto perché c’erano errori nelle assegnazioni. Il sistema continua a rivelarsi farraginoso e fallimentare perché anche dove non presenta errori tecnici, purtroppo, è talmente complesso che inevitabilmente induce gli aspiranti docenti in errore. Oltre alla farraginosità del sistema si aggiunge che gli Uffici Scolastici hanno reso note le disponibilità dei posti soltanto il 6 settembre, mentre la procedura di scelta delle sedi si è conclusa il 16 agosto (quindi con oltre 20 giorni di ritardo e a piattaforma ormai chiusa). Tanti docenti si sono trovati senza cattedra.
“Sempre il 6 settembre – aggiunge Spaziano – gli stessi docenti hanno appreso degli oltre 130 posti destinati al concorso straordinario bis (avviato a metà giugno e per il quale il Ministero dell’Istruzione ha millantato la conclusione entro il 31 agosto) sono stati detratti da quelle disponibilità e restituiti alle scuole per farne dei contratti con clausola rescissoria in attesa di concludere la procedura concorsuale, forse, entro dicembre e assumere i legittimi titolari”.
“Intanto, al solito, nessuno pensa agli studenti e al diritto alla continuità didattica. Così, per ogni posto messo a concorso ci saranno due scuole che perderanno il diritto alla continuità didattica. L’una perché il docente assunto con clausola rescissoria dovrà lasciare il posto al legittimo titolare; l’altra perché il docente vincitore di concorso dovrà lasciare l’incarico a tempo determinato assunto in questi giorni per prendere servizio nella nuova scuola di titolarità.
Una confusione – conclude Spaziano – che contagia anche le altre componenti scolastiche perché in tutto questo non si considera il carico di lavoro e lo stress a cui sono sottoposte le segreterie delle scuole, ancora in parte scoperte perché mancano in servizio tanti assistenti amministrativi”.