“Tutti gli interventi del Governo vanno contro i lavoratori del pubblico impiego ma quelli maggiormente penalizzati sono del sistema Scuola”. A riferirlo è Claudia Mazzucchelli, segretaria regionale Uil Scuola Marche, che nei giorni scorsi ha incontrato tutti i dipendenti delle scuole della provincia di Ancona per spiegare loro i criteri della Finanziaria, le novità negative di pensioni e tfr e per presentare la giornata di mobilitazione di venerdì 28 ottobre.
Per l’occasione, da Ancona partiranno due pullman. Destinazione, Roma dove è prevista la manifestazione nazionale di protesta indetta dalla Uil “contro la politica del Governo sul pubblico impiego”. Una questione molto sentita vista l’alta partecipazione durante le assemblee, che si sono svolte la scorsa settimana a Fabriano, Jesi, Senigallia, Osimo, Falconara e Ancona.
“Gli ultimi provvedimenti – aggiunge la Mazzucchelli – incidono sopratutto sul personale scolastico. L’accesso alle pensioni diventa peggiorativo: se prima c’era la possibilità di andare in pensione dopo 40 anni di servizio, oggi passiamo a 41 anni e 8 mesi. Il calcolo della pensione resta però inalterato. Per il trattamento di fine rapporto invece il rischio è quello di riceverlo due anni dopo anziché in tempi ragionevoli”.
C’è preoccupazione anche per le nuove norme, in discussione al Senato, che rischiano di incidere ulteriormente sugli organici che esterebbero inalterati anche a fronte di un aumento della popolazione scolastica. “Sono esclusivamente operazioni di cassa – conclude la segretaria Uil Scuola Marche – che non tengono per nulla conto di una reale programmazione”.