LA UIL CHIEDE DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI
PER GLI ATA, COME PER I DOCENTI OCCORRE UN PROVVEDIMENTO STRAORDINARIO DEL PARLAMENTO PER COPRIRE TUTTI I POSTI DISPONIBILI E VACANTI. IN ALLEGATO I L REPORT E I RELATIVI FILE
Martedì 11 agosto 2020 si è è proseguita l’informativa in videoconferenza tra le Organizzazioni sindacali scuola ed il ministero sulle immissioni in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2020/2021. Per la Uil Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei Pasquale Proietti e Mauro Panzieri. I rappresentanti del MIUR nel confermare i numeri dell’operazione hanno indicato che, a fronte di oltre 9.000 cessazioni il MEF ha autorizzato 11.323 immissioni in ruolo così suddivise:
DSGA 1.985
Assistenti Amministrativi 2.428
Assistenti Tecnici 761
Collaboratori Scolastici 6.131
Cuochi 6
Addetti Aziende Agrarie 4
Guardarobieri 4
Infermieri 4
La Uil Scuola, nel giudicare questo contingente del tutto insufficiente, ha fatto nuovamente rilevare come – in questo frangente emergenziale – sia assurdo mantenere una quota dell’organico di diritto in condizione di precarietà, violando ancora una volta il principio del diritto alla stabilizzazione sancito dai numerosi pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea e dai Tribunali Italiani. Oggi i posti disponibili sono oltre 20.000 ed è necessario dare stabilità a tutta la Comunità Educante per metterla in condizione di affrontare la nuova sfida sanitaria, sociale ed educativa a cui è chiamata. Per questo la UIL ha rivendicato la copertura degli ulteriori 9.000 posti ATA, misura che tra l’altro non avrebbe alcun impatto economico. Anche in questa occasione, nel confrontare i fatti con le dichiarazioni del ministero, si rileva una incolmabile distanza tra affermazioni e realtà. Tutti gli atti sono