La Corte di Giustizia Europea è stata chiamata a pronunciarsi sul rinvio pregiudiziale del Tribunale di Ravenna sezione Lavoro in merito al riconoscimento integrale dei servizi pre-ruolo di diversi docenti iscritti alla Federazione Uil Scuola Rua rappresentati dall’Avv. Domenico Naso. In particolare il Giudice del rinvio, chiedeva alla Corte di Giustizia Europea di fornire un’interpretazione della clausola 4 dell’Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999 in merito alla comparabilità, dei servizi di insegnamento prestati a tempo determinato in maniera frammentaria, attraverso supplenze brevi e saltuarie ad orario, con i periodi di insegnamento prestati dai colleghi assunti a tempo indeterminato. La Corte sul punto ha completamento accolto la tesi dello Studio Legale Naso riconoscendo come non può esservi alcuna discriminazione tra docenti assunti a tempo determinato e indeterminato sulla base dei periodi di servizio lavorati, indipendentemente dal numero effettivo di ore lavorate. Interpretando in tal senso la clausola 4 dell’Accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, la Corte ha statuito il seguente principio di diritto: [.. essa osta a una normativa nazionale che, ai fini del riconoscimento dell’anzianità di un lavoratore al momento della sua nomina come dipendente pubblico di ruolo, escluda i periodi di servizio prestati nell’ambito di contratti di lavoro a tempo determinato che non raggiungano i 180 giorni in un anno scolastico o non siano svolti con continuità dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale, indipendentemente dal numero effettivo di ore lavorate, e limiti ai due terzi il computo dei periodi che raggiungano tali soglie e che eccedano i quattro anni, con riserva di recupero del rimanente terzo dopo un certo numero di anni di servizio].