Al netto del turn over si può procedere con le nomine su 5 mila posti
Quella del blocco delle assunzioni del personale ATA, rappresenta una vera e propria ulteriore provocazione nei confronti della scuola pubblica e statale di questo Paese.
La legge finanziaria è chiara: il congelamento dei posti riguarda solo gli assistenti amministrativi, non c’è quindi nessun motivo per non assumere con contratti a tempo indeterminato tutte le altre figure e profili professionali: collaboratori scolastici, assistenti tecnici, guardarobieri, infermieri etc.
Dei 6.243 posti derivanti dal turn over del personale ATA per i quali è stata inoltrata la richiesta di autorizzazione per le immissioni in ruolo, solo il 24% è personale amministrativo; sui restanti 5.000 posti si può procedere con le nomine.
Non si può giustificare tale blocco con la presunta mobilità del personale delle provincie in quanto esso seguirà le funzioni fondamentali e non fondamentali, presso Aree vaste, Comuni, Regioni ed il restante andrà in mobilità presso le pubbliche amministrazioni ad esclusione della scuola per la peculiarità delle sue funzioni.
La scuola vive in un momento di profonda confusione e incertezza, una sorta di stato di fibrillazione dovuto agli effetti negativi della legge recentemente approvata.
Non sappiamo se i tentativi continui di indebolimento della scuola siano frutto di una specifica strategia o se siamo in presenza di un pressappochismo amministrativo – in entrambi i casi, sottolinea la Uil – siamo di fronte ad un allarmante situazione a cui le istituzioni e le forze politiche sono chiamate a dare risposte esaustive e in tempi rapidi.
La Uil è fortemente impegnata a informare e tutelare i cittadini che hanno diritto ad avere risposte, capire e sapere cosa si vuole fare della scuola pubblica dello Stato, quella della costituzione che, vogliamo ricordare, è quella scelta dal 93% degli studenti e delle famiglie.