Docenti: assunzioni in ruolo lezione di storia per come stanno le cose

IN 8 ANNI SOLO IL 49,3% DEI POSTI AUTORIZZATI. D’APRILE (UIL SCUOLA RUA): “TRASFORMARE ORGANICO DI FATTO IN ORGANICO DI DIRITTO”. 

IL DOSSIER IN UN VIDEO

Negli ultimi otto anni, a fronte di 530.965 posti autorizzati, i governi che si sono succeduti ne hanno realizzati solo 261.939, pari al 49%. Si tratta dei dati emersi dal dossier elaborato dalla Uil Scuola Rua, che analizza il periodo dal 2016/2017 al 2023/2024 per quanto riguarda le immissioni in ruolo. L’organizzazione sindacale sottolinea infatti che in questo arco di tempo non sono stati utilizzati tutti i canali di reclutamento disponibili (GPS) per le assunzioni. Lo stesso vale per le graduatorie degli idonei dei precedenti concorsi. La soluzione? Trasformare l’organico di fatto in organico di diritto, assumere su tutti i posti vacanti e disponibili e garantire i diritti di chi ha già superato le selezioni. A parere della Uil Scuola Rua, sono interventi logici, necessari e imprescindibili a fronte di un sistema di reclutamento farraginoso e fallimentare. Il sindacato riporta nel dossier l’analisi completa:

– Nel 2016-17 (governo Renzi) su 25.301 posti autorizzati sono state effettuate 9.301 assunzioni (il 36.76 %).
– Nel 2017-18 (governo Gentiloni) su 51.773 posti autorizzati sono state effettuate 31.273 assunzioni (il 60.4%).
– Nel 2018-19 (governo Conte I) su 57.332 posti autorizzati sono state effettuate 28.122 assunzioni (il 49%).
– Nel 2019-20 (governo Conte II) su 53.627 posti autorizzati sono state effettuate 22.060 assunzioni (il 41,1%).
– Nel 2020-21 (governo Conte II) su 84.808 posti autorizzati sono state effettuate 20.951 assunzioni (il 24.7%).

– Nel 2021-22 (governo Draghi) su 113.207 posti autorizzati sono state effettuate 55.952 assunzioni (il 49,4%).
– Nel 2022-23 (governo Draghi) su 94.130 posti autorizzati sono state effettuate 51.151 assunzioni (il 54,3%).
– Nel 2023-24 (governo Meloni) su 50.807 posti autorizzati sono state effettuate 43.129 assunzioni (l’84,9%).

Nell’anno scolastico 2023/2024 – ricorda il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – i posti vacanti ammontavano a 81.023. Di questi, 30.216 accantonati per i concorsi PNRR. Considerando quindi il numero effettivo di cattedre disponibili (81.023) le assunzioni reali effettuate (43.129) sono state pari al 53,23% del totale possibile.

La trasformazione dell’intero organico di fatto in organico di diritto resta, per la Uil, un punto imprescindibile – sottolinea il Segretario -. Permetterebbe non solo di assumere i precari su tutti i posti vacanti oggi disponibili ma soprattutto eviterebbe un numero esorbitante di supplenti che non garantiscono la continuità didattica”.

Assumere su tutti i posti vacanti è un atto dovuto per il futuro della scuola e del Paese – insiste D’Aprile -. Ciò deve essere fatto utilizzando anche le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e tutti gli idonei dei concorsi già espletati. È inaccettabile non assumere anche i docenti già abilitati e specializzati già presenti nelle graduatorie per le supplenze o bandire nuovi concorsi senza aver esaurito le graduatorie degli idonei del concorso 2020 e 2023. Bisogna garantire i diritti di chi ha numerosi anni di esperienza o ha già superato una selezione”. “Il costo della stabilizzazione per ogni precario, da noi quantificato attraverso un recente studio, è di circa 720 euro, circa 180 milioni l’anno“.