Misure promesse e dimenticate – osserva Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola.
Lo abbiamo anticipato e denunciato, ma la questione dei lavoratori fragili non ha trovato in questo provvedimento adeguata soluzione: quanti non potranno svolgere mansioni alternative, e saranno dal medico collocati in interdizione, resteranno soggetti a riduzione di stipendio fino al licenziamento.
Si lasciano senza tutele centinaia di lavoratori della scuola in condizioni di rischio derivanti da più patologie pregresse.
Il decreto è ora all’esame della Camera dei Deputati – aggiunge Turi – dove presumibilmente, sarà approvato con il voto di fiducia, per cui non cambierà nulla.
Per questo sarà necessario emanare un provvedimento di legge specifico per fornire un’adeguata tutela a questo personale a cui va garantita – spiega Turi in analogia con i lavoratori collocati in quarantena o in malattia con sorveglianza attiva – la salvaguardia del reddito e del posto di lavoro che, al contrario, non sarebbe al momento assicurata da questo decreto.