Sezione notizie: Dirigenti

Trasporto scolastico

Cgil Cisl e Uil Marche hanno incontrato oggi l’assessore regionale Angelo Sciapichetti in relazione alle problematicità del trasporto pubblico locale in vista della ripresa dell’attività scolastica. I sindacati hanno riportato all’assessore la preoccupazione sullo stato del servizio, espressa anche da…

IRASE

Corso di preparazione al concorso scuola di ogni ordine e grado Irase Ancona, organizza un corso a distanza strutturato in 9 incontri della durata di 2 ore ciascuno, in riferimento alla parte generale.I materiali utilizzati dai relatori, i materiali di…

Lavoratori fragili

URGENTE UN QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Questione legata direttamente alla gestione dell’emergenza e al quadro epidemiologico.
Ipotesi praticabile è l’aspettativa retribuita per impossibilità della prestazione.

«…Ma il Covid-19 porta con sé anche un’altra emergenza: quella dei «lavoratori fragili» che nella scuola italiana potrebbero essere parecchi – si legge nell’articolo di oggi sul Corriere della Sera.
Per legge infatti rientra nella definizione chi è affetto da più patologie contemporaneamente, gli immunodepressi, i pazienti oncologici. Si possono aggiungere anche coloro che hanno più di 55 anni (nel 2019 su 730 mila insegnanti di ruolo, quelli con più di 54 anni erano oltre 300 mila): non tutti ovviamente, ma coloro per i quali il medico Inail deciderà che è necessaria «la sorveglianza sanitaria eccezionale» prevista dalle regole generali di tutela dei lavoratori e da quelle emanate nei mesi scorsi per tutti coloro per i quali il contagio da Covid potrebbe avere conseguenze anche molto gravi, se non fatali».
Quella dei lavoratori fragili è una condizione che abbiamo sottoposto, in più occasioni, durante le riunioni con il MI e con il Cts.

Caro neoassunto . . . . .

La UIL Scuola ha predisposto il vademecum relativo agli “Adempimenti del personale neo assunto con contratto a tempo indeterminato” che puoi ritirare presso il nostro ufficio. In alternativa non esitare a chiederci lo stesso materiale in formato elettronico rispondendo a…

La favola di Pia e Pai

Turi: mentre si cerca la quadra per far partire le scuole,il pericolo numero uno sono i burocrati. Servono responsabilità e correttezza.

Diramata una nota in contrasto con le norme del contratto.
Ora si aprono le incertezze applicative, come se non bastassero quelle esistenti.
Un carico di responsabilità che ricadrà sui presidi.

Il MI ha diramato una nota per dare indicazioni alle scuole sul PIA e sul PAI. Non sono i personaggi di una novella, ma lo potrebbero diventare.
Sono l’acronimo del Piano di integrazione degli apprendimenti e Piano di apprendimento individualizzato, per dire che le scuole devono verificare le mancanze relative agli apprendimenti degli alunni per effetto della chiusura delle scuole per il coronavirus ed attuare le strategie di recupero.
Dal 1 settembre gli insegnanti torneranno in presenza, a fare didattica, per gli alunni che hanno deficit formativi da recuperare. E’ un lavoro che presuppone un progetto che le scuole elaborano nelle prime settimane di lavoro prima che inizino le lezioni Appare chiaro anche a chi non parla la neo lingua ministeriale che si tratta di misure, che hanno implicazioni dirette sulle persone, sia dal punti di vista contrattuale, che istituzionale.
Così mentre l’organizzazione nazionale della scuola, riceve l’ok delle regioni per mascherine e protocolli, nelle stanze del MI lavorano i burocrati che pensano, attraverso circolari amministrative, scorciatoie per eludere i diritti del contratto nazionale di lavoro e giudicare ragioni e torti.

IRASE NAZIONALE

IRASE NAZIONALE PROPONE 7 CORSI WEBINAR/MEETING In allegato la locandina dei corsi. Si rilascia l’attestato valido ai fini della formazione continua, in quanto Irase è Ente di formazione qualificato al MI per la formazione del personale scolastico ( Dir. Mi….

Azzolina contro i sindacati

IL MINISTRO AZZOLINA SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ
Turi: un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.

Mentre i nodi arrivano al pettine, assistiamo ad una reazione scomposta del ministro dell’Istruzione, che con il ricorso ad una serie infinita di luoghi comuni e stereotipi – le donne, il sessismo, la resistenza al cambiamento, il sindacato cattivo – si costruisce un ruolo di vittima sacrificale alla vigilia di una apertura della scuola che come un mantra ripete ossessivamente (chissà se ci crede anche lei).
Bisogna trovare il colpevole! Cosa c’è di più facile che individuarlo nel sindacato, come se ce ne fosse uno soltanto, come il ministero che è, o dovrebbe essere, uno solo.
Come se non sapesse – il ministro – che il sindacato ha una base di centinaia di migliaia di lavoratori, oggi disorientati dalle sue decisioni, che non si sentono rappresentati da un ministro autoreferenziale, che non tollera la critica.