Treu, già Ministro del Lavoro e già Presidente del CNEL e dell’ARAN, ha predisposto un dettagliato parere in merito alla decisione di escludere la Uil Scuola Rua dai tavoli contrattuali a seguito della non firma sulla parte normativa.
Nel parere, Treu fa riferimento alla nota del 6 dicembre 2022 in cui l’Aran, in risposta a un quesito posto da una istituzione scolastica, afferma che tutte le organizzazioni sindacali che avevano sottoscritto parte del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) 2019/21 – per cui anche la sola parte economica – a prescindere se la trattativa si riferisca alla parte economica o a quella normativa, devono essere ammesse al negoziato.
Treu ha evidenziato che:
«la sottoscrizione del CCNL 2022 sugli istituti economici da parte dell’ANIEF è stata considerata sufficiente a legittimare la partecipazione alla trattativa in sede di istituto. Questo, si badi, a fronte di una situazione in cui la medesima associazione era, nel periodo considerato, firmataria esclusivamente del CCNL 2022. L’ ANIEF, infatti, non è stata firmataria del precedente CCNL del 19 aprile 2018 e questo per il mancato superamento della soglia minima di rappresentatività richiesta ai fini dell’accesso alla contrattazione collettiva nazionale». Treu inoltre ricorda che nessuna delle altre sigle sindacali ha contestato la partecipazione dell’Anief e la nota dell’Aran creando un precedente giuridico oggi invalicabile.
Sottolinea ancora Treu:
«La Uil Scuola Rua con specifico riferimento alla sottoscrizione del CCNL concernente il periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2021, si trova, quindi, nella evidente condizione di aver sottoscritto i precedenti CCNL e la parte economica che indiscutibilmente è parte integrante e sostanziale del presente CCNL 2019-2021».
«Per quanto si è rilevato sopra – continua l’ex Ministro del Lavoro – la UIL Scuola Rua, nonostante la mancata firma del CCNL di luglio 2023, rimane protagonista non solo della storia della contrattazione collettiva del settore sia al livello nazionale che decentrato, ma anche della complessiva ed attuale disciplina contrattuale dei rapporti di lavoro della Scuola».
«L’ ARAN – ribadisce Treu – in coerenza con l’orientamento già espresso, deve riconoscere il diritto della UIL Scuola Rua a partecipare alla contrattazione collettiva integrativa, in conformità con i principi costituzionali e con il ruolo di agente negoziale che la UIL Scuola Rua ha svolto anche nella tornata 2022 -2023».
Sulla vicenda si esprime anche il Segretario generale Uil Scuola Rua , Giuseppe D’Aprile:
“Limitare oggi la partecipazione alla contrattazione integrativa, agli occhi di tutti le migliaia di iscritti della UIL, appare come un evidente atto discriminatorio che mina il principio di uguaglianza e uniformità di trattamento”.