Ieri si è tenuto il previsto incontro relativo alla trattativa per il rinnovo del CCNL.
In premessa di riunione, l’Aran ha presentato un documento che consente la comparazione della precedente bozza di articolato con il contratto scuola attualmente in vigore.
Si tratta di un documento riassuntivo delle proposte precedenti che di nuovo contiene lo schema di articolato relativo agli aumenti retributivi, senza però le tabelle e le cifre relative.
La discussione si è focalizzata sulle procedure relative alle sanzioni disciplinari, sui criteri generali delle relazioni sindacali e sull’illustrazione dell’articolato relativo agli adeguamenti retributivi.
La UIL, per evitare una discussione poco produttiva dal punto di vista dei tempi del negoziato, ha riproposto le questioni che sono dirimenti per la sottoscrizione di un accordo che dal punto di vista del metodo di lavoro che cambia ogni volta, allunga i tempi anche se il Presidente dell’Aran lo ha addebitato al mancato arrivo dell’atto di indirizzo integrativo di quello originale che dovrebbe fare chiarezza sulle risorse disponibili.
In particolare, la fedele attuazione dell’accordo del 30 novembre con il recupero pieno delle materie da contrattare a livello di singola Istituzione scolastica, il riconoscimento economico medio degli 85 euro, la salvaguardia del bonus degli 80 euro e la contrattualizzazione delle risorse della 107 , premessa per la sottoscrizione del contratto.
In questo ambito, lo schema di contratto per la parte retributiva appare coerente con gli obiettivi posti, va completato con le tabelle e le cifre, così come vanno trovate soluzioni per le sanzioni disciplinari specie per i docenti che nella proposta dell’Aran, subiscono un’inaccettabile omologazione al lavoro amministrativo, senza nessuna tutela della libertà di insegnamento, peraltro richiamata dallo stesso T.U. e dall’atto di indirizzo.
Si tratta di una situazione delicata che merita un approfondimento tecnico giuridico che, se si dovesse prolungare nel tempo e si convenisse, si potrebbe portare a sequenza contrattuale per evitare pasticci giuridici inaccettabili.
Immancabile, a fine seduta la solita posizione intransigente dell’Aran che ritiene di dover limitare le materie di contrattazione, sia nelle scuole che sul livello nazionale, derubricandole al livello di confronto ed informazione.
Una riunione, ancora interlocutoria che si è conclusa con un rinvio a mercoledì prossimo in cui affrontare il nodo delle relazioni sindacali che diventa, sempre più urgente da risolvere per la conclusione del negoziato.
Abbiamo chiesto un’accelerazione del negoziato facendo presente che si sta mettendo a dura prova la pazienza dei lavoratori che attendono da dieci anni il rinnovo del proprio contratto e, su questo, la UIL non starà certo a guardare.