Ieri pomeriggio a Jesi, il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile è intervenuto al Consiglio regionale della Uil Scuola Rua Marche. Allargato anche alle Rsu e ai Tas, l’incontro ha rappresentato un’occasione per fare il punto anche rispetto alla situazione politico sindacale regionale alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico.
“Siamo convinti che tutti i lavoratori possano generare contenuti e risposte – ha sottolineato il Segretario generale D’Aprile – Per questo il nostro sindacato presta una rinnovata attenzione alla fase di ascolto, per accedere a nuove conoscenze, indicazioni importanti per verificare l’efficacia delle sue politiche”.
“Mantenersi credibili è una questione di contenuti, non solo di canali utilizzati. Stiamo realizzando un’azione sindacale che guarda non solo al consenso breve, ma che esprime coerenza tra le azioni e i programmi”
Attraverso il continuo confronto, già iniziato qualche mese fa e che ci ha arricchiti incontrando migliaia di persone, rafforzeremo ancor di più quella consapevolezza che ciò che conta principalmente è la meta, ovvero gli obiettivi da raggiungere. Solo così, possiamo consolidare quell’idea forte di scuola emersa al nostro ultimo congresso”, ha concluso.
“Anche nelle Marche – ha affermato il Segretario regionale Antonio Spaziano – l’anno scolastico inizia con i soliti problemi di sempre: precariato, graduatorie, personale che prende servizio a ridosso delle lezioni e con nodi da chiarire rispetto alle nomine tra reclami e ricorsi, il tutto a ridosso dell’imminente inizio delle lezioni”.
“Nella nostra regione – ha evidenziato Spaziano – ci sono 5300 docenti precari, di cui 3300 nel sostegno. Molti di loro riceveranno un contratto con clausola risolutiva, in attesa della conclusione delle procedure del concorso PNRR, prevista forse entro dicembre, causando discontinuità didattica per gli studenti. Nonostante ci siano posti riservati per futuri concorsi, molti docenti che hanno già superato le procedure concorsuali sono bloccati e dovranno partecipare a nuovi concorsi per ottenere l’immissione in ruolo, anche se hanno già un lungo precariato alle spalle”.