Mobilità professionale e concorso per dare oppurtunità concrete al personale
Il 24 settembre 2018 si è tenuto il secondo incontro informativo tra Organizzazioni sindacali e MIUR sul bando di concorso pubblico per DSGA, previsto dal comma 605 della legge di bilancio 2018. Per la UIL Scuola hanno partecipato Panzieri e Lacchei
I rappresentanti del ministero, nell’affermare la volontà emanare il bando in tempi stretti, hanno fornito una apertura rispetto alla percentuale di posti da riservare al personale interno nel concorso ordinario, prevedendo una quota del 20/30 %, e ipotizzato una successiva procedura riservata che – a loro dire – necessiterebbe di un intervento legislativo, alla quale destinare circa un altro 20% dei posti. La norma sarebbe necessaria a riproporre, anche per la procedura riservata, la deroga al possesso del titolo di studio per gli Assistenti con tre anni di sostituzione.
La UIL Scuola, nell’apprezzare i progressi prodotti dal confronto, che vanno comunque verificati, ha ribadito che è necessario seguire due strade che devono avere un avvio contestuale, partendo da una intesa politica complessiva;
• Quella del concorso ordinario che deve prevedere un congruo numero di posti riservati al personale già di ruolo nella qualifica di AA;
• Quella del ripristino della mobilità professionale tra le aree prevista dal CCNL, rivista alla luce delle novità normative sul pubblico impiego;
Il nostro orientamento è anche supportato dalla revisione del 165/2001 attraverso il decreto Legislativo n. 75/2017 che offre, insieme al rinnovo del CCNL nuove possibilità, da sviluppare per via negoziale. Infatti quella norma all’art. 22 prevede un iter concorsuale riservato al personale di ruolo. Naturalmente si tratta di procedure pensate per altre stabilizzazioni, che vanno calate nel nostro comparto. Inoltre le ragioni ostative sostenute dal ministero e dall’ARAN attraverso la giurisprudenza costituzionale in materia di concorsi pubblici vanno anch’esse approfondite. Su quel fronte, entrando nel dettaglio dei casi specifici, si evince che l’obiettivo di quelle pronunce non è quello di indire esclusivamente concorsi ordinari, impedendo procedure riservate, ma quello di garantire l’accesso anche dall’esterno.
Per questo la UIL Scuola propone di avviare, parallelamente al concorso ordinario un percorso contrattuale, previsto nel testo del CCNL, a tutela di tutte quelle professionalità interne, anche di quelle che non hanno svolto la funzione di DSGA. Con il contratto si può raccordare la normativa vigente per il reclutamento (DL 297/94 come modificato dalla L. 124/99) con le nuove esigenze, nel rispetto delle percentuali stabilite per la ripartizione dei posti e delle sentenze della Corte Costituzionale.
Naturalmente questo richiede da parte del Miur condivisione e assunzione di un ruolo attivo nei confronti di FP e MEF, senza i quali non si otterrebbero risultati concreti.