STABILIZZAZIONE EX LSU e CO.CO.CO

Luci e ombre sulle scelte del ministero che ha accumulato ritardi ingiustificati
Come è noto, la UIL Scuola ha ripetutamente chiesto la riapertura del CCNI della mobilità che rappresenta un unicum per tutti i lavoratori, docenti ed ATA.
Una richiesta motivata dal susseguirsi delle norme che, a parere della UIL Scuola, dovevano essere tradotte ed armonizzate nel contratto che prevede espressamente la riapertura (art 1 comma 4) proprio a questo fine. Il Miur ha deciso di farlo da sé, senza una condivisione.
Per questo la UIL non ha sottoscritto l’integrazione al contratto della mobilità relativa gli ex LSU e CO.CO.CO, in quanto le richieste di condivisione delle scelte e delle soluzioni, avanzate al tavolo politico, non sono state nemmeno prese in esame. Questo si è reso necessario anche per avere le mani libere per eventuali ricorsi, sulla base degli effetti negativi, dell’intera mobilità sul personale.
Vediamo in dettaglio i principali motivi:
Il contratto della mobilità non può essere aperto solo quando conviene all’amministrazione e solo su aspetti settoriali.

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Ipotesi CCNI ex LSU e Co.CO.CO.

Il presente Contratto Collettivo Nazionale Integrativo disciplina la mobilità del personale ATA assunto con le procedure di internalizzazione di cui all’articolo 58, comma 5 ss., del decreto legge 21.6.2013, n. … Leggi tutto

Ordinanza COVID 19 n.22 del 10 aprile – Regione Marche

Nuova ordinanza del Presidente della Regione: negozi di alimentari e supermercati chiusi per Pasqua, 25 aprile e 1° maggio. [button link=”https://www.uilscuolamarche.it/wp-content/uploads/Regione-Marche_Ordinanza-COVID_19_n-22-del-10-aprile-2020.pdf”] Vedi Ordinanza COVID 19 n.22 del 10 aprile 2020[/button]

DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 22

Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato (20G00042) (GU Serie Generale n.93 del 08-04-2020) Entrata in vigore del provvedimento: 09/04/2020 … Leggi tutto

Sugli organici marcia indietro del ministro

Passa la linea UIL Il prossimo anno scolastico sarà ad invarianza di organico rispetto all’attuale Il prossimo anno scolastico sarà ad invarianza di organico rispetto all’attuale. Il ministro fa marcia … Leggi tutto

VIDEOCONFERENZA >>> Turi: oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia.

Turi: Non abbiamo ancora capito la lezione
Oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia 
Il Mef chiede tagli e il ministro sta a guardare.
Agisce in ritardo, perché i posti sono quelli di Quota 100 dello scorso anno,
e li dimezza perché invece di autorizzare tutti i 9 mila posti ne autorizza solo la metà (4.500).
In questo quadro di emergenza vanno confermati gli organici attuali.
Un incontro fissato per fare il punto sugli organici, quello che si è svolto oggi pomeriggio in videoconferenza sindacati-ministero. Non il primo dall’inizio dell’emergenza coronavirus ma al pari di altri che sono stati fissati per trovare soluzioni, senza una interlocuzione in grado di assumere decisioni condivise.
Così anche quella di oggi è una riunione partita per discutere dell’organico triennale dell’autonomia. Un controsenso dal momento che siamo ancora all’interno del triennio.
Altra questione che non regge è quella di una riduzione degli organici del prossimo anno.

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DL SCUOLA – Il Consiglio dei ministri vara le misure. Intanto il Mef fa i conti e pensa di risparmiare

Turi: si punti su stabilità del personale. Prime classi potrebbero avere maggiori difficoltà. Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola.
E’ positivo che non ci siano promozioni di massa che sia prevista una possibilità di recupero – è il commento del segretario generale Uil scuola sulle misure inserite oggi nel Decreto scuola approvato dal consiglio dei ministri. Serve condivisione e scelte in controtendenza con le normali prassi ammnistrative.
Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola. E’ il monito di queste giornate difficilissime – sottolinea Turi. Mentre si cerca di dare una direzione condivisa ai provvedimenti per la scuola,il Mef non può chiedere riduzioni che, al di là dei pochi risparmi da mettere in bilancio, induce danni ben più ampi di ciò che risparmia.

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