Turi: Un accordo che serve alla politica, anzi al potere della politica,
non alla scuola, non alla società civile.
Turi: rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza
Un accordo che serve alla politica, anzi al potere della politica, non alla scuola, non alla società civile.
Una vera e propria fuga dalle responsabilità di buon governo.
Se la mediazione è basata sul rinvio al prossimo anno – commenta a caldo il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – siamo in presenza di una politica autoreferenziale che contraddice se stessa. Basta vedere le innumerevoli dichiarazioni dei giorni scorsi che ritenevano prioritario avere al 1°settembre i docenti in classe.
Stiamo parlando della conversione di un decreto legge pensato nell’agosto scorso, quindi un provvedimento adottato per ragioni di necessità ed urgenza, ancora prima della pandemia.
Ragioni di necessità ed urgenza che non sono evaporati, anzi si sono accentuati per effetto della pandemia in corso.