Assunzioni docenti, D’Aprile (Uil Scuola Rua) propone di utilizzare tutte le graduatorie esistenti per coprire i posti vacanti

IN ALLEGATO LETTERA INVIATA AL MINISTRO VALDITARA

“Prendi cento posti, mettine da parte 70, dividi il restante tra quanti ne hanno diritto e aspetta”. Con questa amara ironia il Segretario generale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, critica la decisione del Ministero dell’Istruzione di autorizzare l’assunzione di soli 45.124 docenti a fronte di 63.685 posti vacanti. Il Ministero ha infatti deciso di accantonare il 30% dei posti, pari a 18.561 unità, per un futuro concorso PNRR non ancora bandito. Una scelta che, secondo la UIL, penalizza fortemente i docenti precari e crea disagi al sistema scolastico. “È paradossale come aumentino i canali di assunzione e diminuiscano i posti, che vengono accantonati per una futura procedura concorsuale non ancora avviata”, sottolinea D’Aprile in una lettera inviata al Ministro dell’Istruzione e del Merito. La UIL Scuola propone invece di utilizzare tutte le graduatorie esistenti, comprese quelle dei concorsi ordinari e delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), per coprire tutti i posti vacanti. Una soluzione che permetterebbe di dare una risposta immediata ai 250 mila docenti precari, molti dei quali già inseriti in graduatorie ad esaurimento. “Ai precari, molti dei quali collocati a pieno titolo in graduatorie già vigenti e che la stessa politica ha reso ad esaurimento – ad esempio gli idonei del concorso ordinario del 2020, va data una risposta immediata in termini di assunzione”, ribadisce D’Aprile. Il sindacato sottolinea inoltre come l’accantonamento dei posti generi una duplicazione nel tempo, visto che il turn-over annuale dei docenti per pensionamento è già di per sé consistente. La UIL Scuola Rua chiede quindi al Ministero di rivedere la propria posizione e di procedere all’assunzione di tutti i docenti presenti nelle graduatorie, garantendo così la copertura di tutte le cattedre disponibili e offrendo una prospettiva di stabilità a migliaia di insegnanti precari.