IL MINISTRO CON PROPRIE DICHIARAZIONI TENDE A METTERE IN DISCUSSIONE QUANTO CONTENUTO NEL PROTOCOLLO
La premessa necessaria
La convulsa fase politica che attraversa il Paese trasforma ogni evento, sia pure di natura ordinaria, in un accadimento eccezionale in cui si concentrano attenzioni eccessive, soprattutto da parte del mondo della comunicazione, influenzate dalle forze politiche tutte orientate contro i lavoratori e in particolare quelli pubblici e della scuola. Il compito di un sindacato come il nostro è fare accordi a tutela delle persone, insomma ottenere risultati. Alla conclusione di un percorso importante, quale può essere quello della sottoscrizione di un protocollo, che ricordiamo per sua natura non è in grado di modificare né le leggi, né i regolamenti, è opportuno effettuare considerazioni ulteriori e più specifiche anche rispetto alla comunicazione già fornita.
La struttura del Protocollo
Il documento appena sottoscritto riveste un valore strategico decisivo per le politiche della nostra Organizzazione in quanto traccia percorsi evolutivi lungo i quali si snoderà l’azione sindacale. Come avrete modo di rilevare, il tema posto dalla UIL SCUOLA è quello delle “tutele”. I diritti devono essere la nostra bussola, per conservare quelli esistenti e per ricuocerne di nuovi e lo strumento sono gli accordi e la contrattazione.E’ ciò che ci ha ispirato nella stesura del documento, utilizzando una doppia tecnica; un documento che consta di due parti: una riguarda i risultati che sono immediatamente ottenibili, l’altra quella degli impegni che rappresentano la prospettiva immediata che è la vera novità di questo documento, la parte politicamente più importante, che viene trattata nelle ultime due pagine delle ventitré che compongono l’atto.
I contenuti
Tornando alle tutele, il nostro è un sindacato laico, un sindacato la cui azione tende a tutelare tutti, anche le minoranze. In presenza di una decisione assunta per Decreto (n. 111 del 5 agosto) che impone l’uso del green pass, sanzionando il personale della scuola che non lo detiene, occorreva apprestare una forma di tutela anche per chi non intende vaccinarsi. La soluzione adottata, che ha letteralmente spaccato il mondo della politica, è quella proposta dalla UIL SCUOLA che prevede come il personale della scuola torni a disporre di una corsia preferenziale per la vaccinazione del personale attraverso gli accessi prioritari, al fine di ampliare la platea dei vaccinati. Inoltre, le istituzioni scolastiche, mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali e/o con strutture diagnostiche convenzionate, potranno far effettuare i tamponi diagnostici per il personale scolastico utilizzando le risorse straordinarie erogate per la gestione dell’emergenza sanitaria. Una scelta forte e decisa quella fatta adottare, di altissimo valore culturale e morale. Questa è una di quelle condizioni immediatamente esigibile. Purtroppo mentre scriviamo il Ministro, con proprie dichiarazioni, tende a mettere in discussione ciò che è nel protocollo e che cercheremo di mantenere. Non può essere un comunicato stampa a mettere in discussione l’accordo. Vedremo come gestirlo!
Nella seconda parte, qualificabile come ADDENDUM, nelle due ultime pagine, ci sono gli impegni raggiunti con l’Amministrazione su cui occorrerà sviluppare un’attenta opera, tutta di natura sindacale, per far si che quegli impegni si traducano in fatti concreti.
Il problema delle classi congestionate nei numeri, lo abbiamo affrontato e impostato con l’impegno a nominare il personale docente per creare gruppi classe di minore consistenza. Operazione questa che si potrà effettuare per l’intero anno scolastico. Questo nell’immediato e con le risorse già disponibili, per poi risolvere il problema in maniera definitiva attraverso i fondi del PNRR.
Sempre in tema di personale, anche qui le risorse sono già tutte nella disponibilità delle scuole, si potranno contrattualizzare le figure professionali del personale ATA, in extra organico, per migliorare gli assetti organizzativi, sempre per l’intero anno scolastico. Per terminare con i “lavoratori fragili” che è stata da sempre la nostra battaglia. Entro il mese di agosto, parte il negoziato per recuperare la parte più indifesa del mondo del lavoro scolastico, dovremo trovare le soluzioni, le idee non ci mancano, per evitare che questi colleghi stiano a casa e perdano reddito. Un assurdo, una nostra grande battaglia di civiltà, prima di ogni altra cosa.
Le prime conclusioni
Sinteticamente, abbiamo trattato solo alcuni degli aspetti contenuti nel Protocollo, che rappresentano un ulteriore strumento a disposizione di noi tutti. Il successo dell’operazione è ancora da costruire sia nel mantenere i contenuti così come definiti.
Un’azione sindacale che merita confronto e riunioni con gli iscritti ed RSU per conseguire gli obiettivi del protocollo, a tutti i livelli sapendo valorizzare lo strumento attivando approfondite interlocuzione con l’Amministrazione scolastica e quelle locali ove questi accordi dovranno essere portati a compimento.
E’ nostra intenzione convocare una riunione della Conferenza nazionale dei Segretari regionali per parlarne e mettere in campo le consequenziali azioni sindacali.