AD UN ANNO ESATTO DALL’AVVIO DELLA TRATTIVA PER IL RINNOVO DEL CCNL, PROSEGUE IL NEGOZIATO

ERA IL 17 MAGGIO DEL 2022 QUANDO, ALL’INDOMANI DELL’EMANAZIONE DEL 1° ATTO DI INDIRIZZO, SI AVVIÒ QUELLO CHE SI ANNUNCIA ESSERE IL NEGOZIATO PIÙ LUNGO NELLA STORIA DEI RINNOVI CONTRATTUALI DEL PUBBLICO IMPIEGO. SONO CAMBIATI I GLI INTERPRETI POLITICI, MA LA TRATTATIVA NON HA ACQUISITO LA SPEDITEZZA NECESSARIA. TROPPI ANCORA I NODI DA DIPANARE, TUTTI DI RILEVANTE VALENZA.

E’ proseguita, oggi 17 maggio 2023, la trattativa per la definizione del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca, relativamente alla parte economica.

Più specificamente, i lavori hanno riguardato l’analisi della scheda tecnica di parte economica e la proposta di ripartizione delle risorse finanziarie residue rappresentata dall’ARANrelativamente al periodo 2019/21 (220 mln parte docente, 85 mln parte docente e ATA, 100 mln una tantum docenti e ATA, 36,9 mln per Ordinamento professionale ATA)

Sulla proposta  ARAN, la Uil Scuola Rua ha espresso le seguenti eccezioni:

–        I giorni di permesso retribuito da riconoscere a tutto il personale precario (sia docenti che ATA) devono essere elevati da due a tre;

–        In relazione a tale aspetto, la Uil Scuola Rua ha chiesto l’acquisizione a verbale della seguente dichiarazione: 

“Nell’ottica della equiparazione del trattamento giuridico ed economico di tutto il personale scolastico, che deve investire tutti gli istituti contrattuali in essere, anche al fine di dare più forza e sostanza alla Comunità educante, si conviene di far ricadere gli oneri relativi alla concessione dei tre giorni di permesso retribuito del personale precario sulle risorse del CCNL 2019/21. Un principio di solidarietà che il Sindacato  assume a fronte delle chiusure dell’Amministrazione che, pur condannata da sentenze della Cassazione,  continua a non mettere a disposizione le risorse per adeguare i diritti dei lavoratori precari della scuola ingiustamente discriminati. In tale contesto, chiederà al Ministro che, in occasione del prossimo rinnovo di contratto, le stesse risorse, vengano restituite alla contrattazione”

–        Una valutazione fortemente negativa è stata espressa per quanto attiene, invece, alla destinazione dei 36,9 mln di € alle “progressioni verticali ATA”. Queste,  nella fase di prima attuazione del nuovo Ordinamento, di cui non è chiara né la definizione né la sua effettiva validità, devono ancora essere recepite in un CCNL tutt’ora in divenire.  Le stesse risorse devono essere utilizzate per integrare le “posizioni economiche”, la cui natura è tale da investire tutto il personale delle categorie A e B. Quanto alla contrarietà sulla proposta di Ordinamento, sono state ribadite le motivazioni precedentemente espresse (scomparsa della figura del DSGA, perdita della titolarità di sede, assenza di organico dei funzionari, assenza di prospettive per il personale assistente tecnico, introduzione surrettizia della categoria dei collaboratori scolastici esperti, soppressione delle posizioni economiche). 

Il negoziato, ad oggi, evidenzia la difficoltà di superare le parti più controverse e, tra queste, quella dell’Ordinamento del personale ATA rappresenta, sicuramente, quella più complessa. La Uil Scuola Rua ritiene che nessuna modifica può mettere in discussione i diritti dei lavoratori, dividendoli e discriminandoli, togliendo loro le certezze sin qui acquisite. 

Il prossimo incontro è stato calendarizzato per il prossimo 1 giugno, alle ore 10.30.

La Uil Scuola Rua è stata rappresentata da Roberto Garofani, Pasquale Raimondo e Giancarlo Turi 

L’ARAN è stato rappresentato dal Presidente, dott. Antonio Naddeo, dal Direttore Generale, dott.ssa Maria Vittoria Marongiu e dal dirigente, dott. Pierluigi Mastrogiuseppe.