Buona Scuola: sindacati, non alibi per percorsi reclutamento
Dopo sentenza Corte Costituzionale di oggi
(ANSA) – ROMA, 7 MAG – “La Corte Costituzionale si e’ espressa sulle questioni sollevate dal Consiglio di Stato riguardanti il sistema di reclutamento previsto dal d.lgs. 59/17 attuativo della “Buona Scuola”, sostenendo in particolare la piena legittimita’ delle procedure concorsuali riservate.
Per questo motivo il Miur ed il Governo non hanno piu’ alibi per non individuare percorsi specifici di reclutamento, coerenti con quanto definito dall’Intesa del 24 aprile”. Lo scrivono Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio, leader della Cgil, Cisl, Uil della
Scuola, Gilda e Snals
“Diventa piu’ rapida la strada per individuare un percorso transitorio e straordinario per il personale della scuola che ha gia’ acquisito le necessarie professionalita’ attraverso il servizio: i docenti con 3 annualita’ e gli assistenti amministrativi che hanno svolto la funzione di DSGA”, concludono i sindacalisti. (ANSA).
ANSA/ Consulta: concorsi riservati abilitanti, salvi in 50 mila
Nessuna violazione da parte della Buona scuola nel reclutamento
(ANSA) – ROMA, 7 MAG – Piu’ di 50 mila insegnanti possono tirare un sospiro di sollievo: oggi la Corte costituzionale ha dichiarato rispettivamente infondata e inammissibile le due questioni sollevate dal Consiglio di Stato sulla legittimita’ del reclutamento speciale dei docenti della scuola secondaria previsto, per i titolari di abilitazione, dal decreto attuativo della riforma della “Buona scuola”.
Abilitazione all’insegnamento e dottorato di ricerca costituiscono il risultato di percorsi diretti a sviluppare
esperienze e professionalita’ diverse, in ambiti differenziati e non assimilabili: questa diversita’ giustifica, secondo la Corte costituzionale, il differente e piu’ vantaggioso trattamento riservato, in via transitoria, ai titolari di abilitazione all’insegnamento, nell’ambito del reclutamento dei docenti della scuola secondaria, previsto dal decreto attuativo della “Buona scuola” (d.lgs. n. 59 del 2017).
Pertanto, la Corte ha dichiarato non fondata la questione di legittimita’ costituzionale relativa all’esclusione dei dottori di ricerca dal concorso. Infine, la questione relativa al carattere riservato e non aperto a tutti della procedura concorsuale e’ stata ritenuta inammissibile per difetto di rilevanza.
Le decisioni della Consulta riguardano complessivamente 50 mila docenti: in particolare, le domande di partecipazione al concorso straordinario erano state circa 80 mila ma poi le prove sono state sostenute e superate da 50 mila persone. Ora per quanti hanno partecipato al concorso straordinario nulla cambiera’. Almeno fino a che il Consiglio di Stato non dovesse decidere di riformulare il quesito alla Corte Costituzionale per
avere un pronunciamento che al momento non e’ avvenuto.
“La Corte Costituzionale si e’ espressa sostenendo in particolare la piena legittimita’ delle procedure concorsuali riservate. Per questo motivo il MIUR ed il Governo non hanno piu’alibi per non individuare percorsi specifici di reclutamento, coerenti con quanto definito dall’Intesa del 24 aprile.
Diventa piu’ rapida la strada per individuare un percorso transitorio e straordinario per il personale della scuola che ha gia’ acquisito le necessarie professionalita’ attraverso il servizio: i docenti con 3 annualita’ e gli assistenti amministrativi che hanno svolto la funzione di DSGA”, osservano tutti i maggiori sindacati della scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals. (ANSA).