Quasi diecimila i candidati
La prossima settimana sciolto anonimato
Si è svolta ieri mattina al Miur l’informativa richiesta da Uil Scuola, insieme a FLCgil e CISL scuola, sulla situazione del concorso nazionale per la selezione dei dirigenti scolastici.
Allo scritto hanno partecipato 9376 candidati compresi i circa 600 ammessi con riserva – ha comunicato la dott.ssa Palumbo della Direzione Generale Ordinamenti.
Lunedì 25 e martedì 26 marzo sarà sciolto l’anonimato ed entro la fine di marzo sarà pubblicato il decreto con il nominativo degli ammessi alla prova orale. Contestualmente i candidati riceveranno una mail che comunicherà loro l’esito positivo del concorso. Ciascun candidato, dopo la pubblicazione, indipendentemente dagli esiti della prova, potrà immediatamente accedere su piattaforma POLIS al proprio elaborato, alla griglia di valutazione relativa e al verbale della commissione della giornata di correzione specifica.
Entro il mese di aprile saranno individuati i membri aggregati delle 38 commissioni di concorso, sia per la parte informatica, sia per la sezione linguistica. Ogni commissione sarà pertanto formata da 9 membri, compreso il segretario, per un totale di 342 commissari. Le prove orali inizieranno presumibilmente a inizio maggio con i candidati il cui cognome inizi con la lettera M e i colloqui termineranno a metà giugno, con pubblicazione della graduatoria definitiva a fine giugno dopo il controllo dei titoli.
L’immissione in ruolo dovrebbe pertanto avvenire, dopo l’autorizzazione del MEF presumibilmente su tutti i posti vacanti dell’anno scolastico 2019-20, e dopo la mobilità, entro il 1 settembre 2019.
Il numero elevato di commissari e il fatto che siano tutti in servizio motiverebbe secondo il MIUR la scelta di allocare la prova orale nella sede di costituzione della sottocommissione. I candidati venti giorni prima dell’avvio degli orali saranno tutti assegnati alle singole commissioni seguendo il criterio alfabetico a partire dal primo candidato il cui cognome inizi con la lettera A e a seguire assegnando un candidato ad ogni commissione seguendo strettamente l’ordine alfabetico.
Abbiamo chiesto di conoscere la percentuale degli ammessi all’orale e i funzionari hanno dichiarato di non essere a conoscenza del dato affermando che tutte le notizie diffuse sui diversi canali WEB e sui social sarebbero prive di fondamento.
La UIL ha posto una questione di garanzia e trasparenza nella attuazione delle procedure a partire dalla data del 25 e 26 marzo in cui la presenza delle organizzazioni sindacali alla seduta dello scioglimento dell’anonimato.
La risposta negativa del MIUR non depone a favore dei principi di trasparenza della pubblica amministrazione e induce dubbi sulla perfetta rispondenza delle procedure ai protocolli adottati.
Contrarietà è stata espressa dalla UIL anche in merito alla scelta di abbinare i candidati alle commissioni subito dopo la pubblicazione dell’elenco degli ammessi; ciò genera due ordini di perplessità sulla trasparenza dei colloqui orali e su un abbinamento randomizzato dei candidati, senza tener conto della loro provenienza geografica.
La proposta della UIL di accentrare le operazioni a Roma o su tre poli nazionali (Nord, Sud e Centro Italia) riconoscendo un’adeguata ricompensa ai commissari per un lavoro, indiscutibilmente, faticoso e non scevro di ansie e preoccupazioni non è stata accolta, nonostante questo determinerà un potenziale vasto scenario di ricorsi e forti disagi nei candidati.
La Uil ha proposto infine l’adozione di una rubrica unica di casi da cui attingere per lo svolgimento della prova relativa al loro studio. La sua assenza determina una discrezionalità troppo elevata da parte delle commissioni. Il sorteggio dei quesiti e la discussione dei casi andrebbe depurato da tutti gli elementi spuri in base a principi di omogeneità e pari condizioni per lo svolgimento delle prove. Anche in questo caso tali modalità possono esporre gli esiti della procedura di reclutamento a inutili e pericolosi contenziosi.