La Uil Scuola riconosce che solo un intervento legislativo può dare le risposte alle diverse situazioni determinate dalle sentenze della Magistratura.
A nostro parere la questione va affrontare in tempi brevi in tre mosse, contestualmente inserite in un unico provvedimento d’urgenza.
1. Mantenere in servizio i docenti laddove non ci sono contro interessati, sciogliendo positivamente la riserva. Appare infatti assurdo, in assenza di altri aspiranti, licenziare un docente che ha già superato il periodo di prova per riassumerlo successivamente come precario.
2. Prevedere un concorso per soli titoli, a cui possano partecipare i docenti beneficiari di una sentenza sia pure non definitiva e gli eventuali contro interessati, laureati in scienze della formazione primaria. In questo caso, si avrebbe una graduatoria entro tempi congrui e si garantirebbe la continuità didattica per gli alunni.
3. Avviare un concorso riservato, aperto a tutti gli abilitati magistrali e laureati in scienze della formazione primaria, sulla falsariga di quello già previsto per la scuola secondaria, che consenta in tempi brevi la definizione di una graduatoria da cui attingere per le future immissioni in ruolo, uniformando il sistema di reclutamento, stante l’unicità della funzione docente. Questa fase dovrebbe essere accompagnata da un ampliamento dell’organico potenziato.