TAVOLO AL LAVORO PER VALUTARE L’ORDINAMENTO ATA

RIUNIONE TECNICA ALL’ARAN PER ANALIZZARE LA PROPOSTA DI RIORDINO. NON SI REGISTRA ALCUNA EVOLUZIONE DELLA TRATTATIVA

L’incontro di oggi ha avuto come obiettivo quello di testare la condivisione del progetto dell’Ordinamento del personale ATA proposto dall’ARAN. Una proposta non innovativa, del tutto conforme a quella presentata il marzo scorso.

Il confronto ha fatto emergere le ben note criticità che, nonostante costituiscano motivo di contrasto da quando è stato presentato il progetto, continuano a non trovare risposte soddisfacenti da parte dell’ARAN.

Un’operazione questa resa ancor più problematica a causa delle rilevantissime incombenze che interessano il personale ATA nella fase post-pandemica. Con il definitivo abbandono dell’organico aggiuntivo (C.D. Covid) e i nuovi adempimenti imposti dall’adozione del PNRR, l’apparato amministrativo delle scuole è nuovamente sotto stress. Risulta molto complesso dare risposte soddisfacenti sia in termini di Ordinamento professionale  che di innalzamento delle già basse retribuzioni (appena il 3.8%  l’aumento realizzato con l’Accordo del dicembre scorso).

Il progetto dell’ARAN continua a reiterare la proposta per adattare il modello funzioni locali alla scuola, prefigurando un sistema dirigista, incentrato sui poteri del dirigente scolastico e/o dell’Amministrazione periferica, depotenziando la scuola dell’autonomia, sfilando dalle regole che normano l’intero comparto Istruzione le figure dei DSGA/funzionari. Un’autentica insidia all’integrità della Comunità educante, il modello democratico di scuola consacrato con il CCNL 2016/18.

Il confronto è proseguito con l’esame dei contenuti delle “declaratorie del sistema di classificazione del personale ATA (all.A) che, come è intuibile, in mancanza della condivisione sul modello da adottare, si è tradotta in una prima disamina che andrà ulteriormente approfondita.

Introduzione degli incarichi a tempo (triennali) per le figure apicali (DSGA), abbandono del sistema di mobilità volontaria sino ad oggi in uso per gli stessi DSGA e per la nascente area dei funzionari, meccanismi di mobilità verticale preclusi alla gran parte del personale (collaboratori scolastici e assistenti), soppressione delle posizioni economiche, sono gli elementi caratterizzanti la proposta.

La Federazione Uil Scuola Rua, nello stigmatizzare gli elementi di criticità e, ribadendo la sua posizione di contrarietà al modello proposto, ha comunque rilevato la necessità di fare chiarezza sull’uso delle risorse finanziarie messe a disposizione per procedere al riordino del sistema ATA. Nello specifico, ha chiesto di conoscere l’utilizzo dei 36.9 mln di euro ed il suo riverbero sulle nuove aree (funzionari e collaboratore esperto). Di fronte ad una timida ed imprecisata disponibilità al ripristino delle posizioni economiche (l’ARAN intenderebbe ridurre la consistenza economica ed azzerarne il contenuto giuridico), ha evidenziato l’esigenza di condurre un’operazione di trasparenza sulle motivazioni che hanno determinato il blocco delle surroghe, a causa delle cessazioni del rapporto di lavoro, e di conoscere le economie che si sono determinate a causa della mancata attribuzione. In alcune regioni il blocco risale addirittura al 2012.

Sempre la Uil Scuola Rua ha anticipato che provvederà a richiedere un immediato incontro all’Amministrazione scolastica per fare chiarezza su questi temi a cui vanno aggiunti quelli delle richieste tese a conoscere la fattibilità dell’introduzione degli organici nelle aree nascenti (funzionari, DSGA/EQ), oltre alla disponibilità di risorse da investire sulla formazione del personale ATA stesso. Come si ricorderà la stessa Amministrazione, nell’incontro del 25 maggio scorso, aveva addirittura avanzato l’ipotesi di un intervento legislativo sulla Legge 107/2015 per reperire nuove risorse da dedicare al personale ATA che, ad oggi, non dispone di alcun finanziamento specifico. 

L’ARAN non ha fornito un riscontro immediato alle eccezioni sollevate dalle Organizzazioni sindacali, ma si è riservata di farlo in un secondo momento, dopo aver valutato la coerenza e la sostenibilità delle proposte con il modello posto alla valutazione delle parti.

Al termine dell’incontro, il Direttore dell’Agenzia non ha fornito alcuna data per il prosieguo delle trattative riservandosi di farlo successivamente.

Per la Federazione Uil Scuola Rua ha partecipato: Giancarlo Turi, Roberto Garofani e Pasquale Raimondo.

L’ARAN è stata rappresentata dal Direttore, dott.ssa Maria Vittoria Marongiu, mentre per il Ministero dell’Istruzione è intervenuto il Capo Dipartimento, dott. Jacopo Greco e il Direttore Generale, dott. Filippo Serra.