LO EVIDENZIA TUTTOSCUOLA BASANDOSI SUI DATI FORNITI DAL MINISTERO
Il numero di contratti a tempo determinato tra il personale Ata è passato da 22 mila (2016-17) a 44 mila (+98%); l’incidenza dei precari sul totale dei posti Ata è cresciuta dal 10,7% al 19,2%. Di conseguenza è aumentata a dismisura la rotazione del personale supplente da scuola a scuola, con una crescente discontinuità organizzativa e relazionale a danno dell’efficienza e dell’efficacia. Tenendo conto di questa tendenza, il numero di quei circa 44mila ATA precari, registrato nel 21-22, potrebbe avere raggiunto le 47mila unità in questo anno scolastico in corso. Prima di entrare nella analisi dei nuovi dati, è necessaria un’osservazione preliminare, importante anche e soprattutto per i docenti. I dati pubblicati dal Portale sono quelli registrati al 31 agosto 2021, cioè prima dell’inizio delle lezioni. Nelle settimane e nei mesi successivi all’avvio dell’anno scolastico, come ormai avviene da tempo, proprio per le supplenze a termine (30 giugno) si verificano assestamenti e ulteriori conferimenti di contratti a tempo determinato. È verosimile, pertanto, che i dati pubblicati, ancorché esatti, siano in difetto rispetto alle situazioni effettive che si determinano per assestamento nei primi mesi dell’anno scolastico interessato. Per i docenti precari, la stima di oltre 240mila unità, definita in precedenti notizie e riferita ai dati ufficiali al 31 agosto, potrebbe, pertanto, aver superato le 250mila unità. Per la stessa ragione, si può stimare che attualmente il numero complessivo degli ATA precari si avvicini alle 50 mila unità.