RINVIATA A DOMANI LA RIUNIONE SUI CONCORSI. SERVE UNA GOVERNANCE DELL’EMERGENZA
La scuola italiana ha bisogno di personale di ruolo ora e subito e il concorso ordinario non è utile a questo fine. Quattro proposte praticabili per il prossimo anno scolastico.
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati per titoli: questa la proposta Uil Scuola per docenti e ATA, compresi i Dsga facenti funzione, che contribuiscono da anni al funzionamento del sistema scolastico.
Serve una gestione dell’emergenza capace di dare risposte concrete alle persone, adatte alla scuola, utili per gli studenti – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che anticipa i temi del confronto di domani sui concorsi.
Quattro mosse chiare, ribadisce Turi:
• coprire con personale di ruolo tutti i posti attualmente disponibili e vacanti. Superando le previsioni attuali di 24 mila.
• procedere attraverso una selezione per soli titoli, con un esame finale a conclusione dell’anno di formazione e prova.
• analoga procedura sarà rivolta ai Dsga facenti funzione
• tutte le disponibilità che si determineranno negli anni successivi, andranno al concorso ordinario.
Questa è l’unica strada percorribile per avere il personale di ruolo in cattedra già a settembre, l’unica strada che garantisce continuità e la possibilità di superare questo lungo periodo di epidemia – aggiunge Turi.
E’ anche l’unica maniera per mettere al centro gli studenti come chiede il ministro.
Per la Uil non ci sono le condizioni per bandire concorsi. Per molte ragioni: i tempi del bando e dell’espletamento dei concorsi non consentiranno ai vincitori di essere in cattedra prima di diversi anni.
Ci saranno problemi organizzativi derivanti dalla pandemia, si dovranno mantenere le distanze sociali e le nostre strutture non sono tutte adeguate. Sarà complicato reperire le risorse necessarie per retribuire i commissari d’esame e, se si vuole veramente fare presto e bene, dovrebbero essere esonerati docenti e presidenti con soldi che non ci sono. Le Università sono chiuse. Bandirli oggi escluderebbe moltissimi candidati che non hanno avuto modo, a causa dell’emergenza che non ha consentito alle università di mantenere la normale programmazione, di conseguire l’acquisizione dei 24 Cfu che sono il presupposto per parteciparvi.
In sostanza: i concorsi ordinari non vanno banditi ora, vanno rinviati ad un momento successivo, quando le condizioni del Paese e della scuola torneranno alla normalità.
La Uil non è contraria per pregiudizi ideologici – afferma Turi – ma ora servono decisioni che permettano alla scuola di superare bene l’emergenza. Bisogna decidere. Poi andrà riaperta una discussione seria sul reclutamento e le procedure concorsuali che, fino ad oggi, non hanno dato prova di terzietà e di garanzia, visto che tutti i concorsi sono finiti nel raggio della magistratura. Ultimo quello dei dirigenti scolastici, ancora sub judice.
Sarebbe meglio evitare lo storytelling del merito – conclude Turi – specie se si affida questa selezione ad un concorso dove l’àlea del superamento somiglia molto a quella di una lotteria.